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Megamamma

Il tatto rappresenta il primo mediatore tra il nostro organismo e il mondo esterno e non a caso la prima funzione sensoriale a formarsi nel grembo materno.
Anche dopo la nascita il tatto continua ad avere una funzione fondamentale per la sopravvivenza del cucciolo della specie umana, per questo, dopo il parto è necessario che si avvii il cosiddetto bonding.

Il “bonding” è un legame innato, istintivo che porta il neonato e la mamma a partire dal momento del parto ad unirsi nuovamente assecondando il bisogno di contatto e di “fusione” dei due corpi, necessaria per agevolare il processo di adattamento alla vita extrauterina.

In questo contesto di contatto, che nel corso del tempo si traduce in abbracci, nutrimento tramite l’allattamento, baci e coccole, si consolida il legame affettivo permanente che tiene insieme la diade mamma-bimbo per tutta la vita.
In eventuali situazioni non favorevoli come separazione alla nascita di mamma e bambino, parto prematuro, parto cesareo, difficoltà o impossibilità di allattare al seno, babyblues o depressione post partum, l’avvio di questo potente legame affettivo, anche se con tempi più lunghi e con qualche difficoltà in più, può compiersi comunque con successo.

Un ottimo supporto al genitore e al bambino può essere rappresentato dal massaggio neonatale: attraverso il contatto fisico, lo sviluppo di una forma maggiore di rispetto e sensibilità verso i bisogni del piccolo e la ricerca di un tempo speciale da dedicare a questa preziosa pratica, il bonding può avere luogo anche laddove sia stato difficile realizzarlo nelle primissime ore di vita del neonato.

In ogni situazione il massaggio infantile è utile per rafforzare il legame esistente alimentandolo costantemente e accompagnando genitori e figli durante tutto il percorso di crescita.
I bambini massaggiati hanno una tendenza generale a piangere meno e a vivere i momenti di sonno e di veglia con maggiore serenità. Diversi studi mostrano come dopo appena sei settimane di massaggio migliora l’umore e la socievolezza dei piccoli e anche le mamme riescono a vivere il contatto in modo più consapevole, migliorando la percezione della loro esperienza e un innalzato senso di autoefficacia.

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